Logos: differenze tra le versioni
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E’ un nome che ha varie accezioni.
Se si considera che deriva dal verbo (greco) leghein (raccogliere), è la raccolta, il deposito dove stanno tutti i fatti, le cause… tutti i germi, i semi. Il Logos rappresenta le cose così come sono, senza l’intervento di interpreti. Ha un aspetto femminile, vāc (vedi), che significa altresì “suono” (movimento, vibrazione), da cui la “parola”, e rappresenta la manifestazione attraverso il suono articolato del linguaggio.
La Dottrina Segreta afferma l’esistenza di un Logos, un demiurgo che è il “creatore” dell’universo all’inizio dei periodi di manifestazione; è però un creatore non personalizzato, ma un aggregato di forze intelligenti (dhyāni ciohan). Il Logos è lo specchio della legge e l’universo è lo specchio del Logos. Vi è un Logos per ogni sistema, lo si deve considerare la legge di ogni ente, che è espressa ad ogni livello del sistema da una innumerevole gerarchia di Logoi. Dalla dottrina teosofica è considerato una trinità: il primo Logos, non manifesto o potenziale, il secondo Logos, manifesto, il terzo Logos, attivo. [1]
Si ricorda che il Glossario completo de La Dottrina Segreta è consultabile al sito della Società Teosofica Italiana.
Note
- ↑ Pier Giorgio Parola, Glossario Teosofico. Raccolta di termini usati nella letteratura teosofica, Edizioni Teosofiche Italiane, Vicenza, 2013, p. 44 sg.