Manas: differenze tra le versioni
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(Sanscrito मनस्) - E’ un vocabolo che deriva dalla radice verbale sanscrita man (pensare). Nella costituzione settuplice dell’uomo è il quinto principio, quello della mentalità consapevole, quello che dà la consapevolezza della separazione, di essere un sé separato; in sua mancanza si è consapevoli dell’unità di tutti gli esseri. Nell’uomo è il principio centrale e ha una doppia possibilità: associarsi a kāma, il desiderio, il quarto principo, o unirsi a buddhi, il sesto principio. Congiunto a kāma è condizionato dalla necessità di valersi di un linguaggio personalizzato (Babele), congiunto a buddhi è libero dal condizionamento, è il manas taijasi, il manas superiore, quello che induce a reincarnarsi sulla terra (talvolta chiamato “Ego Reincarnante”). Essendo il quinto principio, è destinato a raggiungere il proprio pieno sviluppo, per il complesso del regno umano, solo alla fine della quinta ronda.[1]
Si ricorda che il Glossario completo de La Dottrina Segreta è consultabile al sito della Società Teosofica Italiana.
Note
- ↑ Pier Giorgio Parola, Glossario Teosofico. Raccolta di termini usati nella letteratura teosofica, Edizioni Teosofiche Italiane, Vicenza, 2013, p. 48 sg.