Cabala

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(Ebraico קַבָּלָה) - La saggezza nascosta dei rabbini ebrei del Medioevo che deriva da più antiche dottrine segrete; essa concerne le cose divine e la cosmogonia, fuse nella teologia dopo il periodo della cattività degli Ebrei in Babilonia. Tutte le opere incluse in questa categoria esoterica sono dette Kabalistiche. Scritto anche Kabbala o Qabbalah, significa "tradizione", designa una grande corrente del misticismo ebraico affermatasi come autonoma dall'inizio del XIII secolo d.C. soprattutto in Francia ed in Spagna. Il pensiero dei mistici compresi in questa sfera si ispira alla tradizione di insegnamenti ereditati dagli antichi cultori della religione, ma anche alle proprie esperienze mistiche nonché alla diretta ispirazione divina che essi ritenevano fosse loro concessa. Il dualismo fra tradizione ed ispirazione porta attraverso la letteratura cabalistica a posizioni talora conservatrici, talaltra innovatrici.

Il frutto più celebre della letteratura detta pseudo-epigrafica è il Sefer-ha-Zohar, "Libro dello Splendore", una specie di romanzo mistico che per secoli è rimasto quasi come un libro canonico a fianco della Bibbia e del Talmud. Alcuni ritengono che lo Zohar, così spesso viene abbreviato il titolo, sia la redazione finale degli scritti accumulatisi durante i secoli e che attingevano al pensiero di Simeon ben Yochai; altri, invece, lo considerano opera di Mosheh ben Shemtob di Leon, scritta verso il 1280, in Spagna. Il primo centro del Cabalismo fu la città catalana di Gerona, in Spagna, ove importante è il contributo dato da Abraham ben Samuel Abulafia.

Quarant'anni dopo l'esodo degli Ebrei dalla Spagna la funzione di centro spirituale della Cabala passò alla cittadina di Safed, nell'alta Galilea, soprattutto per opera di Cordovero e di Luria. Con questi due grandi mistici la dottrina cabalistica raggiunse la sua più completa definizione sistematica e costituì il presupposto teorico dell'ebraismo, non sempre ortodosso, di ispirazione mistica. Fin qui le notizie ufficiali; vediamo ora qualcosa di più profondo e di meno noto. Come "Ricezione-Tradizione", la Cabala è il complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l'Universo, che si asseriscono rivelate ad un numero ristretto di persone e tramandate da generazione in generazione non in forma scritta, bensì "da bocca ad orecchio". Il suo contenuto verte fondamentalmente su tre temi : cosmologia, angelologia e magia. Dio, di per sé, è inaccessibile allo spirito umano; sono accessibili, invece, le manifestazioni nel mondo da Lui creato mediante le manifestazioni dette Sephirot ( Emanazioni ).

La conoscenza dello Zohar è la conoscenza di Dio stesso poiché essa risveglia nell'uomo una vita interiore tale da consentire di scoprire nel meccanismo della creazione la verità dell'essere divino e le emanazioni della sua esistenza. Lo Zohar divide la vita del mondo in periodi di 7000 anni e considera l'uomo un microcosmo le cui azioni influiscono sull'unità cosmica. L'anima, emanazione di una Sephira, ha diversi gradi ed elementi, ed è sia maschile che femminile. Essa esiste prima della nascita dell’essere umano ed alla sua morte trasmigra in altri corpi. La Cabala originale è il Libro dei Numeri dei Caldei. È un'opera velata, la cui lettura è possibile attraverso sette chiavi che portano a sette significati. Alcuni Rabbini parlano addirittura di 70 chiavi di lettura! Secondo Skinner, la chiave fondamentale della Cabala è il rapporto geometrico tra l'area del cerchio inscritto nel quadrato, che dà origine al rapporto fra diametro e circonferenza, il cui valore viene espresso in integrali.

Il calcolo del tempo, nella Cabala, è basato su un sistema di settimane che, a sua volta, si rifà al sistema Indù arcaico. Essa non spiega i misteri ed i segreti della Natura, ma chiarisce alcune allegorie della Bibbia e soprattutto è la chiave ed il glossario del Pentateuco, i più velati libri di Mosè.[1]


Si ricorda che il Glossario completo de La Dottrina Segreta è consultabile al sito della Società Teosofica Italiana.

Note

  1. Da Cabala nel Glossario a cura di Michele Zappalà