La Dottrina Segreta: differenze tra le versioni
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La Dottrina Segreta - Sintesi di Scienza, Religione e Filosofia, è l’opera fondamentale di Helena Petrovna Blavatsky e per questo può considerarsi la pietra angolare di tutta la letteratura teosofica. All'epoca in cui venne pubblicato per la prima volta, nel 1888, il libro ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione delle idee esoteriche, diventando così uno dei testi più rappresentativi dell’esoterismo moderno.
L’ampiezza della visione e delle prospettive del testo, l’acuta proiezione di una sintesi che è allo stesso tempo sia filosofica che scientifica e la profondità dei contenuti, che emergono come espressione dell’eterna saggezza, fanno sì che La Dottrina Segreta presenti al lettore non solo una fonte inesauribile di conoscenza ma anche un ampio potenziale per l’intuizione. Nel 2003, la Società Teosofica Italiana, grazie alla prima traduzione di Elena Ossipoff, alla collaborazione di Enzo Forcellini ed al prezioso lavoro di revisione, annotazione ed ottimizzazione dell’allora Segretario Generale Edoardo Bratina, ha dato alle stampe la terza edizione in 8 volumi, tutt’ora in commercio.
Presentazione dell’opera
Per aiutare lo studioso ad orientarsi all’interno dell’opera teosofica, si ricorda che la prima e la seconda edizione de ‘’La Dottrina Segreta’’, edite a Londra e New York nel 1888, consistevano di due tomi voluminosi con il sottotitolo rispettivamente di Cosmogenesi e Antropogenesi, ognuno dei quali era a sua volta suddiviso in tre parti distinte. La prima parte della Cosmogenesi espone sette stanze del Libro di Dzyan, la seconda riporta i commentari alle medesime mentre la terza consiste di confronti tra la scienza occulta e la scienza moderna. Il secondo tomo, intitolato “Antropogenesi” consiste a sua volta di tre parti distinte, di cui la prima riporta altre dodici stanze del Libro di Dzyan, la seconda i relativi commentari e la terza parte il confronto tra la scienza occulta e la scienza moderna sullo stesso soggetto. I primi sei volumi dell’edizione italiana corrispondono a questa stessa scansione. I due ultimi volumi (settimo e ottavo) dell’edizione italiana invece corrispondono al terzo tomo, edito nel 1897 da Annie Besant e G.R.S. Mead dopo la morte di H.P. Blavatsky per raccogliere tutto il materiale da lei scritto ma non ancora edito. La scelta di pubblicare anche questi testi con il titolo La Dottrina Segreta venne però contestato, poiché essi, sebbene siano articoli di grande interesse che l’autrice avrebbe effettivamente potuto utilizzare per un terzo e forse un quarto volume, non facevano parte del piano originale dell’opera.
La Dottrina Segreta ha avuto un’immensa diffusione in tutto il mondo tanto che in poco più di un secolo sono state pubblicate non meno di una ventina di edizioni dell’originale inglese e molte traduzioni nelle principali lingue del mondo, tra cui italiano, tedesco, francese, olandese, svedese, spagnolo, danese, portoghese, ungherese, armeno e russo, a cui si aggiungono altre numerose traduzioni parziali. Inoltre si può dire che H.P. Blavatsky e la sua opera siano citati dalla quasi totalità degli autori che si occupano o si sono occupati di questioni esoteriche.
Per orientarsi in questa vasta opera, che presenta diversi passaggi criptici, è necessario tener presente che essa si basa su alcuni postulati generali, i quali si possono riassumere nei seguenti punti:
1) Unità fondamentale di tutto quanto esiste, cioè di un’unica essenza avente un duplice aspetto di coscienza e di sostanza;
2) Non esiste la materia “morta” o “inorganica” in quanto tutto ciò che esiste è la manifestazione dell’Unica Vita;
3) L’essere umano è un microcosmo in cui è contenuto tutto il macrocosmo. La distinzione è solo apparente in funzione dei limitati sensi fisici che danno una percezione parziale della Realtà;
4) L’assioma ermetico “come in alto così in basso” riassume i predetti Principi, dimostrando che vi è una perfetta analogia tra il macrocosmo ed il microcosmo.
Da questi postulati risultano tre Principi fondamentali:
1) L’esistenza di un Principio onnipresente, eterno, illimitato, immutabile sul quale ogni speculazione è impossibile per la mente limitata dell’uomo;
2) L’eternità dell’Universo su un piano infinito, in cui incessantemente appaiono e spariscono infiniti universi;
3) Fondamentale unità di tutte le anime con l’Anima universale e l’obbligatorio pellegrinaggio di ogni anima attraverso il ciclo delle incarnazioni e del Karma.
Infine dallo studio di quest’opera risultano alcuni fatti fondamentali:
1) La Dottrina Segreta rappresenta l’accumulata saggezza di lunghe ere;
2) La legge fondamentale di questo sistema è il Principio Unico, divino, sostanziale, omogeneo che costituisce l’Unica Causa del Tutto;
3) L’Universo è la manifestazione periodica di questa ignota Essenza Assoluta; 4) L’Universo con tutto quanto vi è contenuto, è detto Maya (illusione) a causa della sua temporaneità;
5) Tutto l’Universo, in tutti i suoi regni, è Coscienza;
6) L’Universo è diretto ed animato dall’interno verso l’esterno, da una serie di gerarchie e di entità intelligenti;
Suggerimenti su come affrontare la lettura e lo studio della Dottrina Segreta
Data l’ampiezza dell’opera ed il numero degli argomenti e citazioni riportati, lo studioso può trovarsi in difficoltà nell’affrontare la lettura del testo. Ad analoga osservazione fatta dal comandante Robert Bowen, H.P. Blavatsky stessa consigliò di non cominciare la lettura dell’opera una pagina dopo l’altra bensì di assimilare dapprima i tre principi fondamentali contenuti nel Proemio del primo volume (pagina 63 dell’edizione italiana) poi di studiare il Riepilogo del primo volume (a pagina 281), quindi le Note preliminari (quarto volume, pagina 15) ed infine la Conclusione (volume sesto, pagina 415). In questo modo lo studioso avrà una visione panoramica dell’insieme e potrà intraprendere lo studio del testo con maggiore profitto.