Adam Kadmon

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(Eb.) - secondo La Dottrina Segreta è la “prima emanazione (o meglio irradiazione) della natura divina, del Padre-Madre”. Per i cabalisti cristiani occidentali e per la scuola di Jizchaq Luria, è l’uomo archetipico che, analogamente all’”Albero Sefirotico”, l’Albero della Vita, rappresenta l’universo; è il primo “mondo”, un “metamondo” ancora indefinito, indiviso, al di là del tempo, venuto in esistenza dopo lo tzimtzum. Quando lo si equipara all’“Uomo Celeste” blavatskiano rappresenta il modello, la mèta a cui l’uomo può giungere alla fine del manvantara.[1]

L'Uomo Archetipo, l'Umanità. L'Uomo Celeste non caduto in peccato; i Cabalisti lo riferiscono ai Dieci Sefiroti sul piano della percezione umana. Nella Cabala Adam Kadmon è il Logos manifestato, corrispondente al nostro Terzo Logos; poiché l'Immanifestato è il primo paradigmatico Uomo ideale e simboleggia l'Universo in abscondito o nella sua 'privazione', nel senso aristotelico. Il Primo Logos è la 'Luce del Mondo', il Secondo ed il Terzo sono le sue ombre che gradualmente si oscurano. È il veicolo dell'Antico dei Giorni, Ain Soph, e come androgino è identico a Sephira, la Luce Spirituale. Come Albero Sefirotico rappresenta l'Universo e corrisponde all'Indù Brahma. È composto dalla Legione dei Poteri Cosmici, i Dhyan Chohan Creatori, al di là dei quali tutto è Tenebre. È l'Uomo duplice o Elohim differenziato, il che significa prototipo astratto di maschio e femmina. Come Albero della Conoscenza del Bene e del Male, ha attorno a sé 7 colonne, o palazzi, dei 7 Angeli Creatori, che operano nelle sfere dei 7 Pianeti, sul nostro Globo. Come Brahma e Marte, è il simbolo del potere generativo e creativo, ossia acqua e terra (un segreto alchemico). È il Progenitore della Razza Umana fatta ad immagine di Dio. È la Natura in senso astratto, che emana i tre principi addizionali: Natura terrestre inferiore (o fisica manifestata), Materia, Terra. Talvolta viene indicato con il Tetragrammaton. Nella religione Indù si può paragonare anche a Manu Svayambhuva, la sintesi dei Prajapati che, a loro volta, sono equivalenti ai Sephirot.[2]

Si ricorda che il Glossario della Dottrina Segreta completo è consultabile al sito della Società Teosofica Italiana.

Note

  1. Pier Giorgio Parola, Glossario Teosofico. Raccolta di termini usati nella letteratura teosofica, Edizioni Teosofiche Italiane, Vicenza, 2013, p. 9
  2. Da Adam Kadmon nel Glossario a cura di Michele Zappalà